Le cap moderne, eileen grey et le corbusier
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Cap Moderne: una passeggiata architettonica eccezionale a Cap-d'Ail

Pubblicato il Dicembre 04, 2024Aggiornato il Dicembre 12, 2024

Molto vicino a Monaco, il sito Cap Moderne, Eileen Gray e Le Corbusier a Cap Martin costituisce un complesso architettonico unico nel suo genere, oltre che affascinante. Edificato sul litorale, in un ambiente preservato, testimonia l'opera di importanti figure dell’architettura e del design del XX secolo. Visita guidata a cura di Antide Viand, amministratore del sito per il Centre des Monuments Nationaux francese.

Appuntamento a Roquebrune-Cap-Martin

Sulla Pointe de Cabbé, a Roquebrune-Cap-Martin, l'Hangar Cap Moderne è il punto di partenza della visita. Percorrendo il sentiero costiero – quello che collega Monaco a Mentone – scopriamo poco più avanti un cancelletto, da dove una scalinata si inoltra nella vegetazione. Arrivati su un terreno terrazzato coltivato a limoni, si svelano a noi le linee geometriche di una casa bianca: sono quelle della Villa E-1027, progettata e costruita dalla designer e architetta irlandese Eileen Gray e dall'architetto Jean Badovici tra il 1926 e il 1929.

Di fronte al sontuoso paesaggio della baia di Roquebrune e della costa monegasca, l'edificio si adatta perfettamente all’ambiente in cui è immerso, conformandosi al terreno terrazzato appena sopra gli scogli e il mare. “Tutto in questa casa evoca la navigazione. Bisogna immaginarla come una barca approdata sulla costa e pronta a ripartire”, spiega Antide Viand. Disposta su due livelli, la villa è composta da un piano terra superiore e uno inferiore. Scopriamo innanzitutto la piccola cucina, sul retro. Funzionalità e modernismo sono già presenti, attraverso le forme geometriche, le strisce di colori primari uniformi e le linee grafiche della rete elettrica volutamente visibile.

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Perché E-1027?

Enigmatico a prima vista, il nome della villa si riferisce semplicemente alle iniziali intrecciate dei suoi due progettisti: “E” per Eileen, 10 per la lettera “J” (la decima dell'alfabeto francese), 2 per la “B” e 7 per la “G”. Fu disegnata per Jean Badovici, che ne rimase il proprietario fino alla morte, nel 1956. Eileen Gray frequentò la villa solo per pochi anni, fino al 1932. Amici o coppia, un certo mistero aleggia ancora sulla natura del loro rapporto. In ogni caso, è innegabile che tra le mura di questa casa si respira ancora oggi una complicità evidente.

Villa E-1027, un capolavoro del modernismo

Sotto il portico, la scritta a stencil Entrez lentement (“entrate lentamente”) invita con un tocco di giocosità a penetrare nell’angusto ingresso delimitato da un mobile fisso, l’épine paravent (“spina paravento”), pensato per trovare posto a ogni cosa. Quindi si svelano l'ampio soggiorno con il suo grande divano, le lunghe vetrate a fisarmonica e il balcone le cui tende da sole blu formano una cornice perfetta al Mar Mediterraneo sullo sfondo. Una luce soffusa invade la stanza.

Negli anni '20, l'architettura modernista, allora in piena espansione e definita in particolare da Le Corbusier, sosteneva uno stile semplice e funzionale. “Eileen Gray e Jean Badovici ne utilizzeranno i codici (...), ma progetteranno un'architettura attorno all'individuo e alle sue esigenze”, spiega Antide Viand. Pensata infatti “per un uomo single e sportivo che riceve amici”, la villa crea spazi aperti favorendo la convivialità, senza per questo trascurare l'intimità, come testimoniano la piccola alcova con una panca, o le camere da letto, indipendenti con accesso diretto all'esterno.

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Murales controversi

Ospite di Jean Badovici nel 1938 e nel 1939, il noto architetto Le Corbusier lasciò il segno nella villa con numerosi murales, come La Femme rouge à la pelota sul muro esterno dell'ingresso. “Se ci pensiamo, è piuttosto paradossale”, osserva Antide Viand, “perché Le Corbusier inizialmente aveva elogiato la purezza dell’architettura. Le sue opere pittoriche, quando occupano le pareti, dimostrano un approccio diverso”. Un'intrusione pittorica che Eileen Gray, si racconta, difficilmente apprezzò...

Un modello di ingegno e innovazione

La Villa E-1027 “è una sorta di manifesto di modernità e tecnologia. Eileen Gray cercherà linguaggi innovativi, attraverso sia materiali del suo tempo sia d'avanguardia, anche se ciò significava stravolgerne l’utilizzo”, riassume Antide Viand. Il mobilio, composto da elementi versatili, fissi o mobili, venne disegnato su misura da Eileen Gray e testimonia questo spirito innovativo. Il tavolino supplementare nichelato e regolabile in altezza, la poltrona Bibendum in tela spalmata, gli elementi e le lampade in celluloide, le mensole modulari integrate nelle pareti... sono tutti elementi, da allora, diventati dei classici del design, più volte rimessi in produzione o copiati. 

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Un restauro esemplare

Se a quasi un secolo dalla sua progettazione, il tempo sembra non aver rimosso nulla della sua modernità, è anche grazie a formidabili lavori di restauro. Quando nel 2000 la Villa E-1027 è diventata Monumento Storico francese prima di venire acquistata dal Conservatoire du Littoral con l'aiuto del comune di Roquebrune-Cap-Martin, versava in pessime condizioni. Iniziati nel 2003, i lavori hanno consentito inizialmente di consolidare la struttura in cemento armato e di restaurare la struttura esistente. Successivamente, sotto la guida dell'associazione Cap Moderne e con il supporto di specialisti internazionali, l'obiettivo è diventato quello di riportare la villa al suo stato originale del 1929. Particolare cura è stata posta nel ricreare i mobili in modo identico, utilizzando i materiali dell'epoca, dato che gli originali erano stati dispersi durante aste monegasche nel 1991 e nel 1993. Illuminato cultore della villa, il Principe Alberto di Monaco è uno dei mecenati privati che hanno contribuito in modo significativo al suo restauro.

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L’Étoile de Mer, il regno dell'amicizia

La visita prosegue sul terreno adiacente dove si trova l'Étoile de Mer, edificio costruito nel 1949 da Thomas Rebutato, proprietario di un’impresa idraulica a Nizza trasferitosi qui per allestire un piccolo bar-ristorante in stile capanno di pescatore. All'interno, vicino al bancone decorato, o sulla terrazza all'ombra del pergolato con vista mare a perdita d'occhio, è facile immaginare l'atmosfera semplice e amichevole che si respirava in questo locale.

Sulla facciata, un dipinto di Le Corbusier rappresenta Thomas Rebutato e un pescatore di ricci di mare, sotto la scritta À l’Étoile de Mer règne l’amitié (“all’Étoile de Mer regna l’amicizia”). Fin dall’apertura, Le Corbusier fu uno dei clienti affezionati dell'Étoile de Mer e tra l'architetto e il proprietario del locale si instaurò una sincera amicizia.

“All’Étoile de Mer regna l’amicizia”

Le Cabanon di Le Corbusier, vita semplice in riva al mare

Adiacente all'Étoile de Mer, il capanno di legno che Le Corbusier fece costruire nel 1952, chiamato in francese Le Cabanon, testimonia questo legame di amicizia. Anche questo capanno dall'aspetto rustico dimostra il genio dell'architetto. “È una costruzione che affascina gli architetti in quanto al contempo ultraminimalista, perfettamente funzionale e reversibile. Risponde in anticipo a preoccupazioni molto attuali… ”, sottolinea Antide Viand.

Costruito secondo il Modulor - la scala di proporzioni armoniose da lui creata, basata sulle misure dell’uomo - possiede interni che sono un esempio di ottimizzazione: divano letto, tavolo da lavoro, vani di stoccaggio integrati e sistema di ventilazione naturale. Il giardino, con specie esotiche ed endemiche, contribuisce a creare un angolo di paradiso in questo luogo che Le Corbusier amava chiamare “il mio castello in Costa Azzurra”. Dal 2016 Le Cabanon è uno dei 17 edifici o siti di Le Corbusier registrati nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.

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Una visita imperdibile sulla Costa Azzurra
Aperto al pubblico nel 2015, il sito Cap Moderne, Eileen Gray e Le Corbusier a Cap Martin riscuote un grande successo. Nel 2023 i visitatori sono stati quasi 12.000. Accessibile da aprile a ottobre solo in occasione di visite guidate, le prenotazioni si effettuano online sul sito dedicato del Centre des Monuments Nationaux.

Unità da campeggio o alloggi per il tempo libero di Le Corbusier

La visita si conclude con le cinque unità da campeggio che Le Corbusier fece costruire nel 1957 per Thomas Rebutato. Due letti singoli, un lavandino, l'uso di colori decisi sulle facciate e sul soffitto, e anche qui, tutti i principi dell'habitat funzionale ed estetico di Le Corbusier, in queste camere di 8 m2 che hanno accolto villeggianti fino alla metà degli anni '80. In certe occasioni vi soggiornano ancora oggi ospiti e artisti in residenza, mentre Magda Rebutato, figura storica del sito nonché presidente dell'associazione Eileen Gray. Étoile de Mer. Le Corbusier, soggiorna ogni estate in questi luoghi ricchi di storia.

Passeggiando in questo sito atipico, dalla villa a Le Cabanon arredati come in origine, architettura e storie personali si mescolano, regalando al visitatore la sensazione di essere un ospite privilegiato nel cuore di un patrimonio vivente. Immerso in una straordinaria cornice naturale, offre la visione di menti brillanti che hanno segnato il loro tempo e concretizzato la propria definizione dei piaceri semplici della vita in riva al mare. Una certa idea della dolce vita mediterranea.

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Ville eccezionali da ammirare

Amanti dell'architettura e delle belle dimore, leggete il nostro articolo sulle più belle ville di Monaco. Case emblematiche o tesori nascosti del Principato, forniscono una favolosa testimonianza dell'architettura di ieri e di domani.

In Costa Azzurra, scoprite cosa fare a Monaco per vivere altre visite appassionanti e stimolanti.

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